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Appropriatezza delle cure tra possibilità e sostenibilità. Si torna a parlarne all'Ordine con un convegno organizzato dal presidente CAO Giuliano Nicolin per il prossimo 7 dicembre al Centro Pastorale Cardinal Urbani di Zelarino dal titolo Appropriatezza delle cure e opportunità terapeutica. Percorsi decisionali, obblighi professionali, etica e responsabilità

RAZIONALE

Nessuna professione è stata modificata così profondamente dalla modernità come quella medica. L’impari lotta del singolo contro patologie spesso incontrastabili ed una organizzazione volontaristica di pietosa assistenza al malato hanno lasciato spazio in pochissimi decenni ad una capillare strutturazione di luoghi di cura e presidi terapeutici, sempre più organizzati e tecnologici.
La medicina stessa si è evoluta non solo nella sua capacità di fronteggiare e vincere sempre più patologie, ma anche nella sua “visione sociale”, trasformandosi ed evolvendo da un modello reattivo (il contrasto e la cura delle patologie) ad un modello integrato e proattivo (la tutela e la difesa della salute).

La velocità di questa evoluzione – di pari passo con la rapidità dell’evoluzione tecnologica in questo come in altri settori del nostro mondo – hanno portato ad una rilettura del concetto di “salute”, che anche la nostra Costituzione pone tra i diritti fondamentali “dell’individuo”, ma deve ancora assestarsi rispetto alle altre componenti di questa tutela, che lo stesso art. 32 Cost. indica nell’ “interesse della collettività”, e nella garanzia di “cure gratuite agl’indigenti”.

La medesima evoluzione tumultuosa ha reso improvvisamente “strette” anche le taglie dell’appropriatezza delle cure, che oggi si trova al centro di una continua contesa tra possibilità e sostenibilità, e dell’opportunità terapeutica, che è diventata la frontiera nella quale spesso il paziente diventa parte del processo decisionale, e non solo il destinatario di un progetto rispetto al quale assentire o meno.

Si tratta insomma di argomenti sui quali è urgente soffermarsi, per evitare che diventino semplicemente un tema di “spending review” – che è la tentazione di chi deve dare regole e risorse – ovvero un tema di semplice consenso – come se questo fosse l’unico collegamento tra attività medica, obblighi di legge e responsabilità.
Durante il convegno si proverà ad attraversare l’intero percorso che collega l’appropriatezza all’opportunità, e quindi la medicina ed i suoi progressi al diritto ed alle attese sociali nell’unico modo possibile: coltivando la multidisciplinarietà e la pluralità di vedute.

Il convegno è accreditato per Medici Chirurghi (tutte le discipline) e Odontoiatri per 100 posti totali.

Saranno assegnati 3 crediti ECM.

Il programma ancora provvisorio è scaricabile qui:  pdf Appropriatezza A3 Rev 02 07 12 2024 (163 KB)

Iscrizioni aperte al seguente link: https://omceove.irideweb.it/events/16b07ce8-b90c-4eda-e130-08dd0552fee2