Visite: 500

Un convegno di rilevanza nazionale per aprire il 2025 dell'OMCeO veneziano. Il prossimo 8 febbraio nella meravigliosa cornice della Sala San Domenico, alla Scuola Grande di San Marco all'Ospedale Civile di Venezia, si parlerà del futuro dell'assistenza sanitaria tra nuove necessità e possibili soluzioni.

Secondo i dati Istat l’Italia ha il numero di anziani al mondo più alto dopo il Giappone con una percentuale di over 65 sul totale della popolazione del 24%. Nel 2023 in Italia gli over 65 erano 14 milioni, 3 in più di 20 anni fa, e, sempre dopo i 65 anni, di questi circa 7 milioni, più di un anziano su due, presentano multimorbilità, riferendo almeno tre patologie croniche.

L’assistenza sanitaria in Italia deve quindi impegnare più risorse per svolgere la funzione primaria del Sistema Sanitario Nazionale, quella di fornire al cittadino, indipendentemente dal suo reddito, dalla sua residenza, nord o sud, in centro città o nelle zone periferiche, un'adeguata risposta in termini di salute. Tra il 2010 ed il 2020 sono stati tagliati in Italia 38.684 posti letto e 29.284 professionisti solo a livello dei medici dipendenti; ma le necessità dei pazienti sono in aumento e devono essere anche attivate come personale le Case della Comunità.

Nel frattempo, si assiste ad una disaffezione dei giovani medici, delle giovani dottoresse per la medicina d’urgenza, dal Pronto Soccorso a tutte le branche, con un alto tasso di attività non in elezione. Contemporaneamente il Pronto Soccorso con i suoi codici bianchi resta sempre più la soluzione finale per tutto, con un carico importante di attività che deriva dal tentativo di avere una soluzione superando le liste di attesa che sono certamente il problema principale per il cittadino.

Un cittadino medio più anziano, più malato e più povero di solo 10 anni fa per capacità economica e/o gravità della sua patologia, non può permettersi una sanità privata e deve attendere l’equa e solidale risposta del suo Sistema Sanitario Regionale. Ma quali sono le conseguenze delle liste d’attesa? Diagnosi e trattamenti tardivi potrebbero aggravare la malattia del paziente, rendendo più complessa la cura. E su chi ricade questa responsabilità, solo ed esclusivamente sul medico prescrittore?
Se non si investe in sanità, è a rischio non solo la vita del paziente di turno, ma la salute di tutti noi.

Durante il convegno saranno illustrati la dotazione organica e le misure messe in campo dalla Regione Veneto per fronteggiare le carenze di medici dipendenti, l’apporto delle Cooperative nel supporto libero professionale al sistema sanitario pubblico, e naturalmente il punto di vista dell’Utente - Paziente finale.

Il convegno è accreditato per Medici Chirurghi (tutte le discipline) e Odontoiatri per 90 posti totali.

Saranno assegnati 5 crediti ECM.

Scarica qui il programma, ancora provvisorio, dell'evento: pdf AssistenzaSanitaria A3 Rev 05 08 02 2025 (263 KB)

Iscrizioni aperte al seguente link: 

https://omceove.irideweb.it/events/8068d1ab-9de1-4075-b0f2-08dd36ccb81c