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Un’urgenza ogni 90 secondi in Italia. Doveroso, allora, l’omaggio agli uomini e alle donne del comparto dell’emergenza, alla professionalità e dedizione, all’infaticabile lavoro – non solo in tempi di pandemia – nonostante i turni massacranti e la carenza di personale. È stata tutta dedicata a loro l’edizione 2022 della Giornata del Medico e dell’Odontoiatra, organizzata dall’OMCeO lagunare il primo ottobre scorso al Teatro Goldoni di Venezia.
Tante emozioni e grandi applausi quando, prima, sono saliti sul palco tutti i primari dei Pronto Soccorso degli ospedali del territorio e i responsabili del 118, poi è stato trasmesso un video del SIMEU che racconta la vita in questi reparti, dove mancano – sempre meglio ricordarlo – 4.200 tra medici e infermieri e dove i bandi di assunzione vanno deserti.
Una targa commemorativa è stata consegnata dal presidente dell’Ordine e vice nazionale Giovanni Leoni e dai due direttori generali Edgardo Contato dell’Ulss 3 Serenissima e Mauro Filippi dell’Ulss 4 Veneto Orientale a Michele Alzetta, primario dell’Ospedale Civile di Venezia, Biagio Epifani, alla guida del reparto a Mirano e presidente SIMEU Veneto, Sebastiano Barbaro Lerri, primario a San Donà di Piave e sostituto all’Ospedale di Jesolo, Andrea Pellegrini, alla guida del Pronto Soccorso di Dolo, Mara Rosada, primario all’Angelo di Mestre, Andrea Paternoster, vicedirettore del 118 e direttore del SUEM Venezia, Andrea Tiozzo, primario a Chioggia e Miranda Zoleo, alla guida del reparto a Portogruaro.
«Noi siamo stati definiti anche eroi – ha sottolineato Biagio Epifani – ma chi lavora nell’emergenza non ha bisogno di sentire questo. Ha bisogno di sentire il sostegno delle istituzioni e dei cittadini. I colleghi più giovani neolaureati o che si stanno specializzando in emergenza-urgenza ci danno una prospettiva, ci danno il segnale che un’altra dimensione organizzativa è possibile».
L’orgoglio di appartenere a questo comparto e la sinergia con cui il 118 ha lavorato nei due anni di pandemia insieme alle altre istituzioni al centro del messaggio di un emozionato Andrea Paternoster, che ha aggiunto solo: «il nostro è un lavoro che ci spinge a dare sempre di più».

Guarda qui i volti dei protagonisti: la festa e i premiati
Guarda qui i video dei vari momenti della celebrazione, realizzati da Enrico Arrighi

Come da alcuni anni a questa parte, però, l’edizione 2022 della Giornata del Medico e dell’Odontoiatra è servita anche a fissare un momento di incontro tra generazioni diverse di professionisti: un concreto passaggio di testimone tra i “maestri”, i colleghi che si sono laureati nel 1972 e festeggiano i 50 anni dalla proclamazione, e i giovani che hanno appena concluso il loro percorso di studi e che, durante la festa, pronunciando a una voce il Giuramento di Ippocrate, entrano a pieno titolo nella professione.
A fare da sottofondo alla cerimonia, come già accaduto nella sessione estiva di giugno (qui il resoconto), la musica del quartetto d’archi veneziano tutto al femminile ArTime Quartet, guidato dalla professoressa Elena Borgo, che ha proposto un repertorio variegato, che spaziava dai temi del barocco veneziano, Vivaldi in particolare, alle musiche da film al pop / rock.

Sul palco del Goldoni, a fare gli onori di casa, Chiara Semenzato, giornalista dell’Ordine, il presidente Giovanni Leoni e la guida della Commissione Albo Odontoiatri lagunare Giuliano Nicolin che per prima cosa hanno mostrato un video importante: medici, odontoiatri e operatori sanitari, FNOMCeO in testa, che sfilano per la prima volta nella storia alla parata del 2 giugno.
«Questo è il riconoscimento – ha sottolineato il dottor Nicolin nei suoi saluti iniziali – di quanto noi facciamo ogni giorno, sempre con la stessa passione, sempre con la stessa dedizione. Il pensiero, guardando questa sfilata, va ai colleghi che hanno sacrificato la loro vita in questi ultimi anni. Abbiamo scelto una professione particolare, bellissima, ma che costa molto, non solo a noi, ma anche alle nostre famiglie perché starci vicino non è semplice. Godetevi questa giornata perché noi vogliamo che sia per voi una festa».

I saluti delle autorità
E festa non può essere se non si invitano gli amici a fare da cornice. Tanti quelli dell’Ordine grazie a collaborazioni vecchie e nuove con enti e istituzioni avviate e consolidate nel corso degli anni. A partire da quella con il Comune di Venezia, partner storico in questa e tante altre iniziative.
«Il Comune ringrazia l’Ordine – ha detto salendo sul palco Simone Venturini, assessore alla Coesione Sociale e alla Programmazione Sanitaria – e soprattutto i nuovi medici che oggi iniziano un percorso e quelli che raggiungono un anniversario importante. Grazie ai dottori di medicina d’urgenza, impegnati al Pronto soccorso: la città sa che siete lì giorno e notte con le mani nei toraci, a salvare vite. Vi siamo davvero molto molto grati. Questa giornata è importante perché mette al centro la persona del medico. Spero cresca, nella percezione comune, la consapevolezza che il servizio sanitario non si regge sugli spazi fisici, gli edifici in cui viene reso, ma sui medici e sulle altre persone che lo fanno funzionare».

Una battaglia, la necessità e l’urgenza di investire sempre di più sugli uomini e le donne della sanità, che sta portando avanti anche la FNOMCeO, come ha spiegato nel suo video messaggio un altro amico dell’Ordine, il presidente Filippo Anelli.
«Viviamo in una stagione complessa – ha sottolineato la guida della Federazione nazionale – dopo un periodo che ha visto una dedizione straordinaria da parte di ogni comparto della professione. Oggi, però, vorrei ricordare in particolare i medici del Pronto Soccorso, i medici del 118, i colleghi del sistema dell’emergenza-urgenza, che hanno affrontato questa pandemia in maniera particolarmente impegnativa: per assicurare l’assistenza ai cittadini sono stati costretti a rimboccarsi le maniche a causa soprattutto della carenza di specialisti e, a volte, anche di carenze organizzative». Per questo è quanto mai necessario, per questo comparto, un intervento legislativo, normativo e contrattuale per dare risposte precise a questi colleghi.
«Il giuramento che oggi voi pronuncerete – ha concluso Anelli rivolgendosi ai giovani neolaureati – non è solo un rito ancestrale, è un passaggio importante perché ognuno di voi mette le proprie competenze e le abilità acquisite a disposizione della comunità e del cittadino»

Sul palco del Teatro Goldoni sono saliti poi, come già successo a giugno, anche i vertici delle aziende sanitarie del veneziano. «Voi medici – l’esordio di Edgardo Contato, direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima – siete la forza, il motore di questa azienda. Ma ci voleva una pandemia per capire che per fare sanità ci vogliono i medici, ci vogliono le persone competenti, per capire che senza la salute non c’è ricchezza? L’abbiamo visto qui a Venezia che un anno fa era una città deserta e oggi è una città viva. Ed il merito è stato dei medici e del personale sanitario, che hanno sacrificato anche la loro vita per dare un’opportunità in più ai cittadini». Che il Pronto Soccorso si trasformi sempre più da luogo di scontro con il cittadino a luogo di accoglienza l’auspicio espresso dal dottor Contato concludendo il suo breve intervento.
Le forti radici della medicina nella storia, ma anche la proiezione verso la modernità e la bellezza di una professione fatta donandosi agli altri, gli elementi sottolineati da Mauro Filippi, direttore generale dell’Ulss 4 Veneto Orientale. «I professionisti dell’emergenza-urgenza – ha poi dichiarato – fanno un lavoro incredibile. Noi abbiamo circa 100mila accessi all’anno, 24mila solo d’estate. Hanno una pressione enorme: devono mettere in campo l’arte medica, ma anche quella della comunicazione, della gestione della relazione. Noi direttori dobbiamo fare in modo che il lavoro dei medici sia reso il più semplice possibile, che abbiano meno burocrazia possibile, un’organizzazione efficiente e strumentazioni all’avanguardia. Ma soprattutto che abbiano il tempo di parlare con le persone».

A chiudere la sfilata degli amici dell’OMCeO veneziano, l’Ordine TSRM – PSTRP Venezia e Padova, in sostanza gli albi dei tecnici sanitari e della riabilitazione, che conta al suo interno ben 19 professioni sanitarie per un totale di circa 15mila operatori in Veneto. A fare le veci del presidente Andrea Maschera, la consigliera Alessia Cabrini. «Noi professionisti sanitari – ha ricordato – siamo stati impegnati attivamente in questi due anni di pandemia. Ci occupiamo della tutela della salute, dalla riabilitazione alla prevenzione, dalla diagnostica strumentale al laboratorio. Per noi è fondamentale questa sinergia con i medici». E proprio per celebrare questo importante impegno profuso i presidente Leoni e Nicolin hanno consegnato alla dottoressa Cabrini, a nome di tutti i suoi colleghi, una targa di riconoscimento.

Il passaggio di testimone tra maestri e giovani e il discorso del presidente
Cuore emozionale dell’edizione 2022 della Giornata del Medico e dell’Odontoiatra, però, è stato, come sempre, l’incontro sul palco del Goldoni tra i colleghi più esperti, che festeggiano i 50 anni dalla loro laurea, e i ragazzi più giovani, che si affacciano ora alla professione.
Dopo aver ricordato i medici e gli odontoiatri veneziani scomparsi quest’anno, i presidenti Leoni e Nicolin, aiutati dal segretario dell’Ordine Paolo Sarasin, hanno chiamato uno a uno i 22 colleghi che si sono laureati nel 1972, di cui hanno ripercorso gli straordinari successi e risultati e a cui hanno consegnato una medaglia commemorativa: colleghi che in molti casi sono ancora attivissimi nei loro settori specialistici, nella ricerca, nella formazione, nel mondo del volontariato.
Sono stati premiati: Guglielmo Amato, Lorenzo Angelo, Francesco Bergamasco, Sergio Berra, Elisabetta Bohm, Gerardo Boscolo Buleghin, Rino Boscolo Buleghin, Giancarlo Caprioglio, Alberto Donadel, Maurizio Ferrari, Carlo Giamboni, Sergio Lafisca, Gianni Leardini, Paolo Madeyski, Paolo Pauletto, Carlo Pianon, Ludovico Piccillo, Massimo Ronchin, Alfredo Saggioro, Luciano Scaggiante, Michele Sparla, Paolo Tedesco.

Non ha nascosto, il presidente Giovanni Leoni nel suo discorso ufficiale, le tante criticità, le sfide e i sacrifici che la professione si trova ad affrontare ogni giorno, qualcosa già superato, anche grazie al lavoro infaticabile della FNOMCeO di cui è il numero due, qualcosa che ancora deve essere risolto. Ma ha voluto anche affidare all’entusiasmo delle nuove leve il compito di tenere viva la passione e «di cercare sempre di inseguire e di realizzare i sogni».
La necessità di mantenere vivo un Servizio Sanitario Nazionale equo, universale e solidaristico; il bisogno di investire di più sul personale sanitario, a cui dare dignità anche contrattuale; l’appello alla politica e al nuovo futuro Governo a non ripiombare nella stagione dei tagli alla sanità; il superamento – finalmente! – dell’imbuto formativo, la discrepanza tra laureati e borse di studio di specialità assegnate che stoppava l’accesso alla professione a tanti giovani medici, l’urgenza di cambiare passo sul fronte dell’organizzazione ma anche della formazione tra i temi affrontati durante il suo intervento.
Ma tanti anche i consigli. «Siate fedeli – ha detto ai neoiscritti all’Albo – alla scienza e all’etica. Fate sempre riferimento al Codice Deontologico, in cui c’è scritto tutto. Ricordatevi che medici e odontoiatri sono l’aspetto umano del sistema, perché la sanità è prima di tutto un rapporto fra persone». E poi ancora: cercare di mantenere intatte le motivazioni, ricordarsi sempre che il paziente è una persona che ha bisogno di cure, la consapevolezza di dover rispondere a tre padroni, il paziente appunto – «rispettatene sempre la dignità, anche quando sarete stanchi, scoraggiati o amareggiati. Concedetegli sempre la vostra attenzione e la vostra disponibilità» – la scienza e il bilancio, usando le risorse in modo appropriato.
«Infine – ha ribadito Giovanni Leoni – ricordate che non esiste la malattia, esiste l’uomo malato. La nostra missione non è guarire ma curare. (Per una sintesi più dettagliata del discorso clicca qui).

Un potente e allegro “Lo giuro!” è risuonato poco dopo sul palco del Goldoni, pronunciato a un’unica voce dai 42 nuovi dottori e dottoresse che si sono iscritti all’Albo nell’anno in corso, dopo che i colleghi Marilisa Scolamacchia e Giulio Haglich, rispettivamente il medico e l’odontoiatra più giovane, hanno pronunciato a loro nome, con non poca emozione, il Giuramento di Ippocrate.

Gran finale e appuntamento al 2023!
Tutto dedicato a chi lavora dietro le quinte il gran finale di questa festa con i presidenti Leoni e Nicolin che hanno voluto sul palco:

  • il segretario Paolo Sarasin e i consiglieri del Direttivo dell’Ordine e della CAO presenti in sala;
  • il presidente dell’Ars Medica Gabriele Gasparini, che ha raccontato la recente edizione di Venezia in Salute anche attraverso un video realizzato dal videomaker Enrico Arrighi, e alcuni componenti della Fondazione, tra cui anche Nicoletta Codato;
  • Luca Donolato e Andrea Zornetta, attuale e precedente guida della Commissione Giovani;
  • la coordinatrice della Commissione Pari Opportunità Cristina Mazzarolo;
  • il consulente assicurativo Ferdinando Barracano e il suo staff;
  • il personale di segreteria, guidato da Carla Carli.

La cerimonia si è conclusa con un altro caro amico dell’Ordine veneziano, il segretario della FNOMCeO e presidente dell’OMCeO Siena Roberto Monaco, sempre presente in passato a queste giornate e questa volta collegato da Sanremo. «Oggi – ha sottolineato – avete premiato i colleghi dell’emergenza-urgenza che hanno passato un periodo difficilissimo. Dare loro un riconoscimento è importante: significa che la Federazione nazionale c’è e che l’Ordine dei Medici di Venezia è presente. Questo affetto, questo abbraccio dimostra che siamo una famiglia professionale unita e coesa».
Una famiglia che ha accolto con gioia nuovi professionisti, colleghi alle prime armi che, però, potranno sempre contare sull’Ordine, che dovranno considerare come una loro seconda casa. Le allegri note dell’ArTime Quartet hanno chiuso la festa dando a tutti l’appuntamento al 2023!

Chiara Semenzato, giornalista OMCeO provincia di Venezia