«Berne al massimo due calici al giorno» il consiglio che si legge sull'etichetta di un vino trevigiano, come racconta Angela Pederiva in un lungo articolo pubblicato oggi, venerdì 17 febbraio 2023, dal quotidiano Il Gazzettino. Su alcol e salute si riaccende il dibattito pubblico, in cui interviene anche il presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni. «Da medico sono assolutamente d’accordo con Antonella Viola. Come ho scritto qui https://www.omceovenezia.it/notizie/notizie/news/12070-giornata-della-birra-leoni-a-dire-non-beviamo-alcol-tutti-i-giorni pochi mesi fa, anche se commentavo la Giornata della Birra, il problema di base è l’assunzione di alcol in qualsiasi sua forma, e in Veneto in particolare la dose minima è un concetto molto relativo e personalizzato. Scientificamente poi non esiste una dose minima, l’alcol fa male e basta. Certo, da una parte ci sono gli interessi economici dei produttori e di tutto l’indotto che comprendo benissimo, dall’altra la drammatica cultura dello sballo giovanile, un piccolo esempio di storie correlate».
«E ricordiamo anche qui - prosegue il presidente Leoni - che i medici, gli infermieri e i tanti altri operatori pubblici, non possono assumere alcool in servizio, né quando sono reperibili e possono essere chiamati al lavoro in qualsiasi momento. E, come ho scritto nell’articolo sulla birra, per i non astemi, meglio non bere alcol tutti i giorni, in ogni sua forma, ma distanziarlo in mezzo a intere giornate in cui si assume solo acqua: si gusta di più, ci si ferma prima, il fegato e il cervello ringraziano. Se uno è sovrappeso poi e la cosa lo angoscia, quantità e qualità di cibo a parte, per prima cosa smetta di bere alcol. Se lo fa, succederà il miracolo… In poco tempo dimagrirà. Prosit».
In allegato l'articolo del Gazzettino di oggi: pdf Alcol&Salute Gazzettino17 02 2023 (629 KB)
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